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Guida all’affitto stagionale

AFFITTI STAGIONALI: COME DOBBIAMO COMPORTARCI SE VOGLIAMO METTERE A RENDITA LA NOSTRA SECONDA CASA?

Quanti di noi hanno acquistato la propria seconda casa al mare per trascorrere l’estate o un pied a terre per motivi lavorativi o per trascorrere i fine settimana?

Sicuramente per la maggior parte di noi è stato un investimento dettato dal piacere di trascorrere dei giorni in tranquillità lontano dalla solita routine mondana, eppure, con il passare del tempo, le spese di manutenzione, i canoni relativi alle utenze domestiche (da pagare nonostante l’inutilizzo dell’immobile per la maggior parte dell’anno), quali l’energia elettrica e l’acqua, oltre all’Imu e le tasse per i rifiuti. In effetti, capita frequentemente, che le spese relative alla seconda casa siano maggiori rispetto a ciò che ci saremmo aspettati, stringendoci in una morsa economica, che potrebbe impedirci di godere serenamente il nostro immobile.

Ad un certo punto iniziano a passare per la mente alcuni pensieri, come ad esempio che per qualche settimana di vacanza l’anno, non valga la pena impegnare le nostre risorse di tempo e di denaro per tenere la casa in ordine per i restanti giorni durante i quali resterà chiusa a prender polvere… e così via… fino a quando, crediamo di aver trovato la soluzione: la vendita della nostra desiderata casa per le vacanze!

Pensiamo, invece, che potrebbe esserci qualche altra soluzione alternativa, come ad esempio quella di mettere la casa in rendita.

Ovviamente una locazione per lunghi periodi non sarebbe congeniale, soprattutto considerando che non avremmo più la libertà di godere del nostro secondo rifugio quando più ci aggraderebbe.

La nostra seconda casa si trova in una zona ricca di servizi, attrazioni e attività per il tempo libero… caratteristiche che i turisti vanno a ricercare, proprio come abbiamo fatto noi quando abbiamo deciso di acquistarla… e allora, perché non proviamo ad affittarla per brevi periodi?

Affittare la casa per brevi periodi è un’ottima soluzione per coprire le spese ordinarie e straordinarie, che pesano sul nostro portafoglio, e se la stagione va bene, perché no, potremmo addirittura chiudere l’anno con qualche soldo in più nel nostro portafoglio, dandoci quel pizzico di allegria e serenità in più per poter affrontare gli imprevisti.

La locazione per brevi periodi è l’ideale perché avremmo l’opportunità di riservarci dei giorni per godere noi stessi della nostra casa senza però lasciarla vuota il resto dell’anno.

Scopriamo come procedere per poter iniziare questa avventura.

Locare la nostra casa per brevi periodi richiede pochi semplici passi, che però sono necessari se non si vuole rischiare di incappare in sanzioni non gradite, ma soprattutto per poter offrire un buon servizio ai nostri ospiti!

SE DECIDIAMO DI AFFITTARE LA NOSTRA CASA DELLE VACANZE, QUI SOTTO SONO RIPORTATI I PRIMI PASSI DA SEGUIRE:

  1. COMUNICAZIONE AL COMUNE Il primo passo prevede la comunicazione di locazione occasionale ai fini ricettivi (una tantum), presso il comune di appartenenza dell’immobile. Solitamente il comune dispone di un modulo, scaricabile dal proprio sito, che si può compilare ed inviare tramite p.e.c. (posta elettronica certificata), oppure può essere consegnato di persona al comune stesso.
  2. COMUNICAZIONE ALLA QUESTURA Questo passo è fondamentale se si vuole locare la casa per brevi periodi, in quanto la legge italiana prevede che per locazioni inferiori ai 30 giorni non sia necessaria la registrazione di un contratto. Di rimbalzo però, dobbiamo comunicare regolarmente alla questura del comune di appartenenza dell’immobile, entro le 24 ore dall’arrivo dell’ospite. Attualmente questa operazione è stata resa telematicamente accessibile tramite il portale di alloggiati web. Per accedervi avremo bisogno di un nome utente ed una password che saranno forniti dalla stessa questura previa richiesta, tramite modulo da compilare e inviare tramite p.e.c., o recandoci presso la sede designata.Una volta entrati nel sito https://alloggiatiweb.poliziadistato.it/PortaleAlloggiati/, dovremo scaricare il certificato digitale, inserire il nostro nome utente e password, installare il piccolo file nel nostro computer, e successivamente accedere all’area di lavoro per comunicare di volta in volta l’arrivo dei nostri ospiti. Il sito è di facile comprensione e dispone di alcuni tutorial per aiutarci ad inoltrare correttamente la nostra comunicazione.
  3. REGISTRO REGIONALE DELLE STRUTTURE RICETTIVE NON ALBERGHIERE Il terzo step è iscrivere l’immobile al suddetto registro, laddove la regione in cui sia sito l’immobile lo preveda. Nel caso dell’area di competenza della nostra agenzia, la Sardegna, è previsto lo I.U.N. ( identificativo univoco numerico). Anche in questo caso, la modulistica è reperibile nel comune di appartenenza dell’immobile.una volta compilato, il modulo potrà essere spedito all’indirizzo turismo@pec.sardegna.it, in alternativa dovrete rivolgervi all’assessorato regionale del turismo.Inoltrata la comunicazione riceveremo il codice univoco del nostro immobile, che dovrà essere esposto negli annunci di locazione.
  4. Inoltre vi verranno forniti nome utente e password con i quali potrete accedere al SIRED (https://sired.sardegnaturismo.it/), dal quale dovrete obbligatoriamente comunicare il movimento degli ospiti per fini statistici alla regione. L’utilizzo del SIRED è chiarito egregiamente dal manuale presente in questo link: http://operatori.sardegnaturismo.it/sites/default/files/manualesired.pdf

A Questo punto la parte burocratica della prelocazione si è conclusa.

Ora possiamo inserire i nostri annunci online e iniziare ad affittare la nostra seconda casa!

Per quanto riguarda le tasse e altre spese riguardanti gli affitti stagionali, potrete trovare le specifiche nel nostro prossimo articolo, che spiegherà per l’appunto tutti i tipi di locazione previsti dalla legge italiana.