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CASE TRADIZIONALI IN ITALIA

“Quello dell’architetto è un mestiere antico come cacciare, pescare, coltivare ed esplorare. Dopo la
ricerca del cibo viene la ricerca della dimora. Ad un certo punto, l’uomo, insoddisfatto dei rifugi
offerti dalla natura, è diventato architetto”

Renzo Piano

 

In Italia ci sono diverse tipologie abitative tradizionali, che si distinguono tra loro per architettura e materiali. Qui di seguito riportiamo alcune delle più note tipologie abitative tradizionali presenti sul territorio
italiano.

Gli STAZZI


Abitazioni tipiche presenti nel nord-est della Sardegna e più precisamente in Gallura.
L’architettura dello stazzo è molto semplice: una pianta rettangolare, i
muri perimetrali realizzati con blocchi di granito e il tetto a doppiospiovente.

Gli stazzi nascono alla fine del XVII secolo ad opera di pastori corsi che,
a causa di faide familiari o per motivi politici, si insediarono in Gallura e
costruirono le loro dimore con i materiali locali.

I DAMMUSI


Abitazioni tipiche presenti nell’isola di Pantelleria.
Costruite in pietra lavica locale, hanno una pianta generalmente quadrangolare e all’estremità sono
sormontate da una copertura a botte o a cupola.

I Dammusi nascono nella prima metà del XIX secolo con la colonizzazione da parte degli arabi.

I TRULLI

Abitazioni esclusive della Puglia e di parte dell’altopiano delle Murge; sono noti in particolare i
Trulli di Alberobello, dichiarati Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.

Straordinario esempio di architettura spontanea, con pianta a forma quadrangolare o, se più antico, a
forma circolare. I muri venivano edificati direttamente sulle fondamenta in pietra calcarea e
realizzati con la tecnica della muratura a secco. La caratteristica copertura veniva realizzata a
doppio strato: un rivestimento interno a volta in pietre di forma conica e un cono esterno
impermeabile costituito da lastre di pietra calcarea.

L’origine di queste abitazioni è ancora oggi oggetto di dibattiti e studi, ma l’ipotesi più accreditata è
quella di un’origine autoctona e autonoma sorta per evoluzione a partire da capanne preistoriche.

 

I MASI


Tipiche costruzioni rurali presenti nel Trentino Alto Adige.
I Masi sono costituiti principalmente da tre elementi: un edificio agricolo (composto da fienile e
stalla, in certi casi anche da caseificio), un edificio padronale e da proprietà fondiarie del maso
stesso.

Questi edifici venivano realizzati con uno stile omogeneo e con l’utilizzo prevalente di legno
e con calce e pietra, nel caso in cui l’apporto di quest’ultima non fosse particolarmente difficoltoso.

Alcuni masi risalgono addirittura a 700 anni fa con caratteristiche romane e germaniche.
La tradizione prevede la cessione del maso indiviso ad un unico erede.

 

LA CASA CAMPIDANESE

Abitazioni tipiche del sud Sardegna e in particolar modo di alcuni paesi situati nella zona del Campidano.

Lo schema planimetrico è costituito da un lotto rettangolare allungato in profondità rispetto alla
strada. All’interno del lotto, delimitato da un muro alto, erano presenti, oltre l’abitazione, alcuni
locali con destinazioni d’uso differenti, solitamente stalle per il bestiame, locali per lavori agricoli,
magazzini per la raccolta dei cereali e in certi casi anche laboratori artigianali.

I principali elementi caratteristici sono: il portale d’ingresso ad arco, spesso
adornato da fregi artistici, o le iniziali dei proprietari; il loggiato, noto
come “sa lolla”, nel quale si affacciavano tutti gli ambienti dell’abitazione
principale; il ladiri, vale a dire i mattoni crudi di terra argillosa e paglia,
che venivano utilizzati per la costruzione di queste abitazioni.

Le case campidanesi risalgono all’VIII secolo e venivano utilizzate dai
contadini come se fossero delle case-fattoria, in quanto si legavano le esigenze abitative a quelle
delle attività agro-pastorali.

 

Queste tipologie abitative svilupparono la loro unicità per soddisfare le esigenze della vita
quotidiana e lavorativa della famiglia tenendo in forte considerazione le condizioni climatiche e
territoriali, e spesso caratterizzate con tecniche costruttive influenzate da popolazioni straniere
durante le varie dominazioni storiche.

Spesso sono state oggetto di modifiche e migliorie con l’obiettivo di soddisfare le esigenze che
cambiavano con il passare del tempo fino ai giorni nostri. Negli ultimi decenni, tanti di questi
immobili hanno subito anche la variazione d’uso, da abitativo a strutture ricettive o di ristorazione.
L’evoluzione della casa è sempre andata di pari passo con il mutare delle esigenze dell’uomo, e così
sarà anche per le case del futuro. Sicuramente abitazioni come quelle sopraccitate restano come
delle impronte indelebili, che ci consentono di conoscere, ricordare e raccontare la storia e le
tradizioni dei vari territori di appartenenza.

 

A. Pascalis